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INTERVISTA DI MARIANGELA SALVALAGGIO Protagonisti P rima di essere colleghi Angelo e Angela sono amici. La loro complicità è cresciuta anno dopo anno. Da cinquant’anni i Ricchi e Poveri sono inseparabili, anche ora che Franco ha lasciato il gruppo. Ad unirli il desiderio di restare sul palco. Risultato: concerti sempre super affollati e tante novità in arrivo. La prima è lo show dal titolo “50 anni di… Ricchi e Poveri”, prodotto da DaniloMancuso per DMPro- duzioni che debutta a Torino, al Teatro Colosseo, il 21 aprile prossimo. Poi via, di nuovo in scena, per un tour nei teatri d’Italia. E non solo. Tra i gruppi italiani più longevi, insieme ai Nomadi e ai Pooh, i Ricchi e Poveri sono oggi un duo. Nel 2018 spengono 50 candeline. Il gruppo musicale nasce infatti a Genova nel 1968, in versione quar- tetto. Poi, per le arcinote vicissitudini che hanno riempito i rotocalchi rosa dell’epoca, rimangono in tre. E in tre restano per quasi mezzo secolo, sempre insieme, con più di venti milioni di dischi venduti nel mondo. Un traguardo che riesce solo a chi ha davvero un quid in più, che nel caso dei Ricchi e Poveri signi- fica aver saputo trasmettere l’intramontabile, quei sentimenti che il pubblico cerca: la semplicità, l’armonia, la voglia di sorridere con il cuore. Per questo le loro canzoni sono entrate a far parte della quotidianità di generazioni e generazioni, tanto da esser riconosciute anche dai giovanissimi. Sono reduci da un tour internazionale per il lan- cio dell’ultimo singolo “Marikita”, che in spagnolo significa coccinella. Un sound dal sapore latino e dal ritmo travolgente, cantato in lingua spagnola e scelto da Fausto Brizzi per la colonna sonora della pellicola natalizia “Poveri ma ricchi”, poi diventato uno dei tormentoni dell’estate scorsa. Musica e non solo: con i loro 140 anni di età in due sono pieni di progetti. Angela, che ama molto i bambini, vorrebbe trascorrere parte del suo tempo al fianco dell’infanzia svantaggiata. E intanto si de- dica anche ad una nuova passione, la poesia. Scri- ve e sogna di pubblicare un audiolibro o di essere chiamata a doppiare un cartone animato insieme ad Angelo. Negli anni Settanta e Ottanta alcuni dei loro sin- goli – tra cui “Che sarà”, “Mamma Maria”, “Sarà perché ti amo”, “Se m’innamoro” e “La prima cosa bella” – raggiungono la vetta delle classifiche italia- ne e internazionali. Il singolo “Come vorrei” rima- ne nella top ten delle hit parade per cinque mesi e diventa la sigla del celeberrimo “Portobello” , con- dotto da Enzo Tortora. 10 Nozze d’oro ancora inmusica

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