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I N T E R V I S T A d i D A R I O M I G L I A R D I 16 PROTAGONISTI C he cos’È “Italy in a day”? Un diario emotivo, un censimento delle emozione e dei pen- sieri di tutti quegli italiani che hanno voluto confrontarsi con un tema specifico. È come una confessione laica di voler con- dividere i propri sentimenti attraverso le immagini. Un collet- tivo psicodramma italiano, di volta in volta tenero, arrabbiato, divertente o disperato. Ma anche una coinvolgente riflessione, sincera e senza filtri intellettuali, sul senso stesso di questo no- stro viaggio comune sul pianeta Terra in questi anni. Siamo in pieno periodo Selfie, è stato difficile accettare questa sfida? Nell’epoca della comunicazione digitale, della condivisione istantanea, dello strapotere delle immagini, “Italy in a day” è il primo esperimento italiano di film collettivo, dove il materiale narrativo, le immagini e i pensieri, vengono forniti da chiunque lo voglia e l’organizzazione del racconto è affidata a chi lo fa per mestiere, cioè il regista, i montatori e i musicisti. Che tipo di film è? È “Social Movie” realizzato con passione, rispetto e senso di re- sponsabilità, senza rinunciare al necessario sguardo e al perso- nale punto di vista sulla realtà. Immagino che sia stato un grosso lavoro di équipe, come avete fatto a selezionare i video che vi sono arrivati? Quale criterio avete usato? GABRIELE SALVATORES RACCONTA “ITALY IN ADAY” Immaginate di filmare un evento particolare o delle riflessioni della vostra giornata con una telecamera o con un cellulare e poi avere la fortuna di vedere selezionato il vostro video tra tutti quelli che il regista premio Oscar Gabriele Salvatores ha ricevuto. “Italy in a day” è l’edizione italiana di un progetto nato da Ridley Scott, per il quale si è chiesto agli italiani di inviare dei video realizzati durante le 24 ore del 26 ottobre 2013.

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