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06 PROTAGONISTI N on È SOLO uno dei registi più apprezzati del panorama italiano, è un artista completo a cui piacciono le sfide. Ha diretto alcuni dei film più interessanti del nostro cinema quali “Le Fate ignoranti”, “La finestra di fronte” e “Mine vaganti”, tanto per citarne alcuni. In questi anni ha voluto mettersi alla prova dirigendo un’Opera lirica, l’“Aida” di Giuseppe Verdi presentata al Maggio Fiorentino e successivamente, per il Teatro San Carlo di Napoli, ha curato la regia de “La Traviata”. Il racconto dei sentimenti, delle passioni, dei drammi e dei turbamenti dell’anima sono le tematiche che hanno quasi sempre accompagnato i suoi film. Da pochi mesi ha scritto un libro che ha già venduto 50 mila copie e la curiosità di sapere di cosa si tratta ci porta alla presentazione avvenuta tra le colline delle Langhe, a Barolo. Ferzan, ci incontriamo a Collisioni e non a un festival di Cinema, “Rosso Istanbul” è il tuo primo libro, qual è stata l’esigenza di scrivere un libro e non un film? È stata un’idea di Nicoletta Lazzari della Mondadori che mi ha chiamato chiedendomi se volevo scrivere un romanzo. All’inizio ero stato molto reticente perché ero impegnato a scrivere un film. Poi è stata proprio quella storia che era nata come idea per un film che ha fatto schioccare la scintilla e da lì il passo è stato breve. È stata una scelta difficile? Ho riflettuto una decina di giorni ed è la stessa cosa che avevo già fatto quando ho diretto l’Opera e succede sempre quando devo affrontare una nuova strada. Avevo dei dubbi e come puoi immaginare mi sono messo in discussione. È pur sempre un nuovo modo di raccontare e di parlare alla gente. Ti è piaciuta come esperienza? Sì, molto! Sono contento perché è un’esperienza che è iniziata bene e che continua su quella strada positiva. COLORI E MISTERI NELLA VITA di Ferzan Özpetek ROSSO ISTANBUL, I N T E R V I S T A d i D A R I O M I G L I A R D I

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