Plus Magazine 15

è la più grande e famosa, le altre realtà sono più piccole e di nicchia, potranno erodere il business bancario o saranno inglobate dalle banche? In Europa credo sia difficile che tra le Fintech esistenti, intese anche come le start-up, e che stanno nascendo in quasi tutti i segmenti dei servizi finanziari, nascano in futuro esempi di player globali tipo Paypal o una “Uber” del set- tore bancario se non forse nei servizi di paga- mento. Il mercato bancario in Europa è molto fram- mentato e differente nei diversi paesi ed è molto regolamentato ma ciò non toglie che le Fintech di successo possano erodere margini e acquisire segmenti di clientela. Le banche tradizionali, i cosiddetti “incumbent” possono sicuramente trarre vantaggio dall’innovazione che proviene dalle Fintech: ne è la dimostrazione che oggi molte banche stanno investendo in Fintech o ne stanno addirittura acquisendo alcune. Il fenomeno Fintech negli ultimi due anni ha “oscurato” la tematica dei Social Networks che rappresentava uno dei temi di punta dei vari studi e conferenze. È un fenomeno che ha rag- giunto un certo livello di maturità/saturazione o vede ancora sviluppi disrupting in questo am- bito? Non paragonerei Fintech e Social Networks: sono ambiti, realtà e tematiche completamente diverse di cui una non esclude l’altra. Non penso che i Social Networks intesi come nuovi modelli di business ed economici siano finiti o maturi. È stato ed è un fenomeno ancora prettamente “consumer” e la saturazione forse può fare riferimento a qualche brand particolare. I Social Networks avranno ancora impatti non prevedibili oggi se ad essi si associano le po- tenzialità delle nuove tecnologie quali Internet of Things, Artificial Intelli- gence, Virtual Reality e Augmented Reality, oltre a quelle già utilizzate. Negli ultimi mesi si parla moltissimo di Blockchain. Il Professor Don Tapscott di Toronto autore di Wikinomics, è uscito con il suo nuovo li- bro dal titolo Blockchain Revolution. Nel testo si afferma che grazie alla tecnologia della Blockchain sarebbero già a rischio di estinzione perfino le società della Sharing Economy per non parlare del futuro del sistema bancario. Condivide questa affermazione? Sì è vero ci sono molte aspettative sulla Blockchain, ci sono investimenti significativi sia di Venture Capitalist che di molte banche. Alcune banche, tra le quali anche italiane, stanno non solo guardando con interesse ma hanno iniziative in corso molto orientate a modelli di Blockchain privata. Ci sono ancora delle limitazioni sia tecniche che regolamentari per pen- sare all’utilizzo dell’architettura Blockchain nella sua forma più pulita ed estesa e pubblica in diversi settori tra cui quello finanziario. Quindi come sempre bisogna seguire con attenzione le potenzialità di questi trend re- stando con i piedi per terra per capire come poterne trarre vantaggi con- creti per le aziende, per i clienti e per il Paese. dicembre 2016 | Plus Magazine | TECNOFUTURO 15 TECNOFUTURO Ezio Viola è Amministratore Delegato di The Innovation Group . Fino al luglio del 2009, Viola ricopriva in IDC EMEA il ruolo di Group VP & General Manager con la responsabilità delle sei Business Units di IDC Industry Insights dedicate ai settori verticali quali Finance, Manufacturing, Government & Health e Retail per tutte le attività di ricerca e consulenza da proporre a grandi utenti e fornitori. Laure- ato in Ingegneria presso l’Università di Pavia, Ezio Viola è oggi uno dei principali opinion maker del settore ICT in Italia.

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