Plus Magazine 15

zoni. Ho un amore e un rispetto così grandi per il cinema da considerarlo la vera e propria mitologia moderna”. Senza nessuna formalità, in un Auditorium tira- to a lustro per l’evento, davanti a 1100 persone, Lorenzo ha scelto e commentato 15 sequenze di film, tra i suoi preferiti, che hanno influenzato la sua carriera. Tra i titoli citati: “La Febbre del sabato sera” con John Travolta, che Jovanotti vide quando aveva 12 anni e lo fece innamora- re di New York. Un film in cui nessuno credeva ma che quando venne proiettato fece impazzire il pubblico. Oppure “I 400 colpi” di Francois Truf- fault nel quale ha scoperto che la solitudine non è sempre un’esperienza negativa. Grazie a quel film ha capito che può essere invece l’inizio di qual- cosa. Sequenze simpatiche e coinvolgenti di “Lo chiamavano Trinità” in omaggio a Bud Spencer, “scene dove si rompe tutto e – dice Lorenzo – ser- vono a liberare come il rock, sono utili per ritrovare quella parte di noi più connessa con l’infanzia in cui vuoi sfasciare tutto, visto che poi nella vita si deve costruire”. E poi ancora “Yuppi du” essendo un grande fan di Adriano Celentano, “un film pieno di magagne – dice – ma con moltissima forza e poi è stata un’ope- razione di marketing enorme, tappezzando l’Italia con poster del film con quella sua immagine a metà tra uomo e spaventapasseri”. Con un look estremamente giovanile, anche se ha già compiuto 50 anni, Jovanotti ci ha regalato due ore intense di una vera e propria lezione di cine- ma, dove è riuscito con il suo entusiasmo a con- dicembre 2016 | Plus Magazine | PROTAGONISTI 25 tagiare tutto il pubblico: adulti, bambini, anziani e pure gli addetti ai lavori. E lo stesso Antonio Monda in chiusura ha affermato: “Jovanotti è un magni- fico artista in grado di parlare al cuore di milioni di persone, riuscendo ad essere profondo e seducente usando la semplicità. Il rapporto con il cinema è evidente non solo nelle sue passioni ma anche nelle composizioni e nel modo in cui allesti- sce spettacoli straordinari, nei quali l’immagine ha una parte centrarle”. Spesso la sua musica è entrata nei film come “Muoviti muoviti” ascoltata nella commedia “Parenti serpenti” di Mario Monicelli a “Ragazzo fortunato” pre- sente in “Aprile” di Nanni Moretti fino a “Una tribù che balla” in “Un boss sotto stress” di Harold Ramis. Inoltre la collaborazione con Gabriele Muccino gli ha fruttato un David di Donatello per la miglior canzone ori- ginale nel film “Baciami ancora” e si è appena rinnovata la collaborazione con l’intera colonna sonora de “L’estate ad- dosso” di prossima uscita. PROTAGONISTI

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