Plus Magazine 27

10 DICEMBRE 2019 | PLUS MAGAZINE Ce ne racconti una? La più importante, quella di due persone spe- ciali: li vedevo lì ogni giorno dopo pranzo tornando da casa dei miei genitori. Erano sempre vestiti da sposi e andavano tutti i giorni nel bar della clinica per disturbi men- tali che li aveva in cura. Venivano presi in giro ma a me facevano tenerezza, così iniziai a chiedere informazioni su di loro. Mi raccontarono che quando lei era triste, e lei aveva sempre uno sguardo malinconico, lui cantava e lei tornava a sorridere. Una sera tornai a casa e trovai nel pc una melodia che avevo scritto tempo fa e da lì partì il viaggio di “Testa o croce” , con una canzone dedicata a loro. Questi due per- sonaggi li porteremo anche in tournée nei video clip che saranno dei corti. Mi capitò anche di incontrare in un ristorante uno chef che li aveva spesso come clienti. Quando mi decisi a conoscerli seppi che li avevano spo- stati ma so che sono sempre insieme. Mi pia- ce immaginarli liberi e felici, ancora sposati e magari in un posto sperduto nel mondo. Nell’album, “…puoi leggerlo solo di sera” è un brano dedicato a tua moglie. Già penso a Fiorello o al tuo amico Checco Zalone che imitandoti cantano: “E sembra quasi che non sia cambiato niente / perché in amore no non è questione di chi vince o di chi perde” … Quando ho scritto questa canzone per mia moglie erano le due di notte del 15 febbraio. Mi resi conto che avevo dimenticato com- pletamente San Valentino. In genere sono sempre molto attento a queste ricorrenze. Decisi allora di non andare a letto, mi misi al pianoforte nello studio e incisi una demo che le lasciai in un cd. Questa è l’unica can- zone d’amore di questo disco e racconta la storia dei nostri vent’anni insieme, l’unica che parla di me, della mia di storia con Laura. Un altro brano, dedicato a Milano, è uscito an- che in video. Questo sarà il primo di una serie di contenuti video pensati esclusivamente per il digitale. “Guarda le luci di questa città” è un inno a Milano. L’ho scritta al termine di un periodo non facile per un mio problema per- sonale, proprio il giorno che questo tormento finì. In realtà, non giro molto in città, sono più un contadino di periferia che si muove con il trattore ma ci sono dei posti di Milano che mi piaccionomolto e li homessi in questo pezzo. Hai dichiarato che escludete l’ipotesi di tornare al Festival di Sanremo. Non ho nessuna voglia di finire in quel trita- carne. È bello andare al Festival ma la verità è che soffro molto quella settimana, che non è soltanto l’esibizione delle serate. San Siro mette molta meno ansia di Sanre- mo e in più è la tua festa. Non sei abituato a parlare del tuo privato ma nel disco ci regali una istantanea con tua figlia. Nell’ultimo brano del disco mia figlia ‘Giogiò’ canta “Quel sorriso in volto” . Non ero proprio convinto ma ho visto quanto era contenta e così è nata “Quel sorriso Giogiò” . PROTAGONISTI DA DICEMBRE I MODÀ SI ESIBISCONO NEI PALASPORT PER UN’ANTEPRIMA DEL TOUR E DAL 6 MARZO RAGGIUNGERANNO IL PUBBLICO DI TUTTA LA PENISOLA. TRIPLICANO LE DATE AL FORUM DI ASSAGO (4 DICEMBRE, 28 E 29 MARZO), RADDOPPIANO QUELLE DI ROMA (14 DICEMBRE E 20 MARZO) E DI BARI (13 E 14 MARZO).

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