Plus Magazine 27

13 DICEMBRE 2019 | PLUS MAGAZINE su cui i cybercriminali fanno leva. L’esempio classico è la mail di phishing , una minaccia sempre efficace, visto che sono ancora mol- ti coloro che aprono fidandosi a priori di chi invia il messaggio. Le cosiddette tecniche di “ingegneria socia- le” funzionano perchè sfruttano il lato uma- no, manipolando la percezione dell'utente at- traverso messaggi costruiti appositamente. Inoltre, i cybercriminali possono contare sulla disponibilità di informazioni, anche persona- li, reperibili sui vari social network , in modo da selezionare e colpire la vittima con mag- giore efficacia. Se ci impegniamo a lavorare sull'educazio- ne delle persone, insegnando a gestire in maniera adeguata i rischi legati all’ambiente digitale, saremo in grado di fare passi avanti anche nella prevenzione del cybercrime . Cybersecurity oggi: è cresciuto il rischio rispetto al passato? Qual è la situazione nel Banking? Sicuramente la sensibilità al tema della cy- bersecurity è cresciuta molto negli ultimi anni. Siamo sempre più connessi, crescono le ap- plicazioni di Internet delle Cose e dell'Intelli- genza Artificiale. È però evidente che l’inter- dipendenza ci rende vulnerabili. Questo vale per le persone, ma ancora di più per le imprese. Le analisi condotte dal World Economic Forum parlano chiaro: il cyber risk è tra i rischi più sentiti a livello globale, ed i manager delle organizzazioni sono giustamente preoccupati. Il settore bancario ovviamente “fa gola” ai cybercriminali. Basti pensare al data breach che ha coinvolto quest’anno l'istituto finan- ziario americano Capital One, che ha dovuto ammettere la violazione dei dati di almeno 100 milioni di clienti. Nel passato l’attenzione delle banche era soprattutto sul crimine predatorio, come la rapina alla singola filiale, le cui conseguenze restano però circoscritte (anche se gravi in alcuni casi). Oggi lo scenario dei rischi è cambiato, e la preoccupazione maggiore è che un attac- co informatico può compromettere l'intero sistema dei pagamenti - non quindi di una singola banca - creando un effetto domino devastante. Pertanto, al tema della cyber- security si lega quello della reputazione, dal momento che una violazione di dati, tra le Isabella Corradini, psicologa sociale e criminologa, esperta in tematiche di sicurezza. È anche Presidente e Direttore Scientifico del Themis Research Centre. varie conseguenze, può mettere a serio ri- schio il rapporto fiduciario che una banca ha con i clienti e, quindi, la sua credibilità. Da settembre è entrata in vigore in Italia la normativa PSD2. Ritieni che come europei i nostri dati bancari siano più sicuri oggi? Cosa succede con il consumatore? Credo che dovremo monitorare quello che succederà nei prossimi mesi. Al momento ci sono moltissime persone che non san- no nemmeno cosa sia la normativa PSD2, e come dicevamo prima il fattore umano è fondamentale. Due riflessioni immediate: il fatto stesso che l'Unione Europea abbia insistito per aumen- tare la sicurezza nella protezione dei dati dimostra che il problema esiste e ciò che fa- cevamo prima non è più sufficiente. Inoltre, gli slogan basati sulla facilità di effettuare le operazioni “con un click” devono essere rivi- sti, considerato che la sicurezza richiede un adeguamento. La normativa prevede di rendere più sicuri i pagamenti online ed in generale le opera- zioni bancarie attraverso la cosiddetta “au- tenticazione a due fattori” . Significa che ogni singolo pagamento deve ISABELLA CORRADINI

RkJQdWJsaXNoZXIy MjEzMjU0