Plus Magazine 39

14 DICEMBRE2022 | PLUS MAGAZINE PROTAGONISTI prima persona. Portavamo coperte e aiuti a quelle persone e con molte di loro siamo diventati amici. Negli anni ho mantenuto vivo il mio rapporto con la diaspora curda e a un certo punto ho sentito il bisogno di fare qualcosa di più. Perché hai scelto i fumetti per raccontare la guerra? Perché i disegnetti, come li chiamo io, accorciano le distanze tra il lettore e il narratore. Inoltre sono un mezzo che risolve molti problemi nelle zone di guerra. Spesso infatti le riprese o le foto sono vietate, ma a me non possono togliere la matita. Ho raccontato situazioni drammatiche e ho scelto di essere divertente non perché sono irriverente, ma perché credo che con l’ironia certi messaggi arrivino in maniera più forte. Chi ha contribuito alla tua formazione artistica? Ho avuto molti modelli ma mi sono ispirato soprattutto a Gilles Roussel, fumettista francese che ha come nome d’arte Boulet. Lui è stato tra i primi a dare una coscienza ai suoi personaggi e questo mi affascinava. Mi interessano anche laminiserie “Kick-Ass” di Mark Millar o “Saga” di Brian Vaughan perché riescono a raccontare storie classiche con dei linguaggi moderni. Inoltre, leggo anche i fumetti della Marvel ma i supereroi, anche se mi piacciono, non mi rappresentano. Quali sono state le tue letture negli anni? Mi catturavano tantissimo gli horror e la fantascienza. Crescendo ho abbandonato quasi completamente questi due filoni e intorno ai 25 anni ho iniziato a seguire i noir e i western e mi sono appassionato alla letteratura americana contemporanea. Anche il fantastico mi interessa e “La spada di ghiaccio” di Topolino per me è un esempio perfetto di narrazione fantastica. Anche “Il trono di spade” è spesso presente nei miei fumetti sia perché per me è importante citare qualcosa che i lettori conoscano sia perché i draghi mi piacciono proprio. “Strappare lungo i bordi”, la serie TV che hai creato e che è su Netflix, è stata subito un successo. Tu che tipo di spettatore sei? Sono un grande fruitore di serie televisive e spazio da quelle che secondo me sono brutte, ma guardo tanto, a quelle più belle e interessanti che scelgo appositamente di seguire una volta al giorno. Quale rapporto hai con i social? Uso Facebook e Instagram e li curo io stesso, ma non racconto di me. Posto solo quello che produco. Il successo ti ha cambiato? Come fumettista sono sempre lo stesso e continuo ad utilizzare carta da fotocopia, matite e inchiostri proprio come agli inizi.

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