Plus Magazine 39

27 PLUS MAGAZINE | DICEMBRE2022 Nel 2007 torna in Italia e l’anno successivo promuove la sua regione allaWilliam Angliss Institutedi Melbourne con il workshop "Let's taste Veneto's Culture”, in seguito premiato come Chef Emergente del Nordest dal “Touring Club Italia” nel 2009. Nel 2011 Nicola inizia a dedicarsi con passione al suo primo ristorante, “Feva” di Castelfranco Veneto, che nel 2014 viene insignito di una Stella Michelin. Fondatore dell’associazione Cusvi e imprenditore di successo, questo Chef illuminato crede fortemente nello sviluppo della sfera agroalimentare ed enogastronomica italiana intesa come risorsa inestimabile. Nel 2017 a Venezia crea una nuova meta gastronomica: “Zanze XVI”, un’osteria elegante e contemporanea che nel 2020 ha vinto una puntata di “Quattro Ristoranti” e che nel 2021 ha conquistato la sua prima Stella Michelin. Poliedrico, creativo ed anche generoso e altruista, da sempre Dinato premia i giovani dando loro libertà di espressione e vedendo da sempre “Zanze” come un vivaio di nuove promesse. Infatti, concede l’intervista a Plus Magazine, ma chiede di far parlare lo Chef Giovanni Rigoni, il suo braccio destro, che lo affianca nella gestione organizzativa e creativa dei due locali. Un professionista giovane e di alto profilo che non poteva mancare nella squadra di “Zanze XVI”, al fianco di Nicola Dinato e del socio Nicola Possagnolo, imprenditore e digital strategist che a 22 anni ha fondato “Noonic”, una società con sede in India che successivamente ha aperto delle filiali a Padova, Milano, Londra e Bangalore e che nel 2019 è stato selezionato tra “I 100 Number One” di Forbes e tra i cinque Under 30 per il settoreMarketing & Advertising . Per Giovanni Rigoni metodo, rigore, precisione, gusto, creatività e grande spirito di squadra sono qualità imprescindibili per lavorare in armonia e con l’obiettivo di raggiungere i migliori risultati possibili. La sua formazione spazia dalla Francia all’Italia, da “Le Calandre” conMassimilianoAlajmo al bistrot “Vóce” con Aimo e Nadia Moroni fino all’incontro con Nicola Dinato che lo ha portato nelle cucine di “Feva” e “Zanze”. Come dire... un percorso stellato che sicuramente non si fermerà a questi successi. Stay tuned! Chef si nasce o si diventa? La passione per la cucina è nata da bambino. Quando i miei genitori mi portavano a mangiare fuori ero estasiato dai profumi delle cucine. Mi affascinava la figura del cuoco e tutte le dinamiche di servizio. Ho studiato all’Istituto Alberghiero Maffioli di Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso, ed ho fatto le prime esperienze da giovanissimo in cucine importanti come “Dal Fiore” a Venezia. Dopo la maturità ho fatto uno stage di dieci mesi a Strasburgo, per imparare la lingua e la cucina classica francese. La prima grande esperienza è stata al fianco di Massimiliano Alajmo dove sono rimasto sette anni, scalando vari ruoli partendo da stagista e diventando capo partita e responsabile del “Calandrino”. Successivamente ho lavorato con lo Chef Leonardo Pesce al bistro “Vóce Aimo e Nadia” a Milano, poi sono tornato in Veneto ed ho iniziato a lavorare con lo Chef Nicola Dinato prima a “Zanze XVI” e poi al “Feva” a Castelfranco Veneto. Ognuno di questi professionisti è stato un maestro importante che mi ha permesso di perfezionare e approfondire la mia professionalità in cucina. Voi siete promotori della Cucina Madre. Di cosa si tratta? Lavorando al “Feva” ho potuto conoscere la filosofia di Cucina Madre definita da Nicola NICOLA DINATO Giovanni Rigoni, il giovane braccio destro di Chef Dinato Credit photoMarco Zanella

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