Plus Magazine 39

51 PLUS MAGAZINE | DICEMBRE2022 L'assoggettamento arabo iniziò nel 711 con la fondazione di diversi califfati. Nei successivi otto secoli la Spagna visse un periodo florido dal punto di vista economico e culturale. Vennero importate le tecniche di irrigazione e le ampie pianure furono destinate alle coltivazioni di riso e canna da zucchero. Allo stesso tempo si diffusero in modo capillare anche i costumi, l’arte e la religione musulmana, sebbene vi fosse una grande tolleranza verso i cristiani e gli ebrei. Fu anzi questo clima di concordia e prosperità a indurre molti cristiani alla conversione, abbracciando la lingua e i costumi arabi. Lotte interne e iniziative militari di piccoli stati cattolici segnarono la progressiva fine dell’egemonia araba. La loro cacciata dal suolo spagnolo segnò una regressione economica e culturale, ma lasciò un’atmosfera arabeggiante in Andalusia, in una sospensione tra mondo cristiano e islamico. Lamassima espressione di fioritura è evidente nell’architettura. Tratti tipici sono gli archi, riccamente intagliati e decorati, le cupole e le nicchie, i soffitti a cassettoni e le piastrelle di maiolica decorate con motivi geometrici e colori accoppiati con sapienza e gusto. Tutto ciò è visibile negli edifici visitabili nelle principali città andaluse. SIVIGLIA L’itinerario di scoperta parte da Siviglia, la capitale dell’Andalusia nonché città più grande della regione. Collocata su una pianura fertile intensamente coltivata, è attraversata dal fiumeGuadalquivir . Le vestigia arabe sono molte poiché, anche in quell'epoca remota, fu una delle più belle, ricche e floride cittadine spagnole. Il monumento più significativo è laGiralda , ovvero l’antico minareto alto 93 metri. Esso venne fatto costruire tra il 1184 e il 1196 da una dinastia berbera di fede musulmana ed era parte di un’antica moschea. Sui resti di quest’ultima è stata edificata la Cattedrale, ovvero la terza chiesa più grande al mondo coi suoi 11 mila metri quadrati. LaGiraldafu convertita in campanile nel XVI secolo ma conserva sempre il suo aspetto ricamato che la rende simile ai minareti di Marrakech e Rabat. Sulla sommità è stata posta una statua di quattro metri, il Girardillo, che gira su se stesso a ogni soffiare del vento. Sul fianco nord della Cattedrale, varcando la Porta del Perdono, si accede alPatio de Los Naranjosovvero il cortile degli aranci della precedente moschea, che ha conservato il suo fulgido splendore e dove si reANDALUSIA Piazza di Spagna a Siviglia

RkJQdWJsaXNoZXIy MjEzMjU0