Plus Magazine 40

10 MARZO 2023 | PLUS MAGAZINE di Mariangela Salvalaggio Negli ultimi anni Mario Calabresi è diventato il cantastorie privilegiato delle vite altrui, che offrono sempre tanto a chi sa ascoltarle: oltre a raccoglierle nei suoi libri, le racconta settimanalmente nel suo podcast che si intitola, non a caso, “Altre storie”. Anche nel suo ultimo libro, “Una volta sola”, racconta tanti esempi di chi, anche se sembrava impossibile, ha saputo indirizzare il corso della sua vita. Come è nata la tua passione per le storie? Tempo fa a Marrakech vedo un’insegna di un barbiere molto bella. Ne volevo una anche io e così andai nella bottega di un anziano che le dipingeva. Quando, due giorni dopo, tornai a ritirarla vidi che anziché giornalista l’artigiano aveva scritto storyteller. Seccato rimbrottai che non era la mia, io ero un giornalista e non un racconta storie ma il pittore di insegne insistette e così la ritirai. Pochi mesi dopo il mio percorso in Repubblica finì. Nell’attesa di decidere cosa fare, durante un soggiorno di approfondimento giornalistico negli Usa, il presidente di Google, che conosco da anni, mi disse che secondo lui avrei dovuto raccontare le storie. Al mio rientro in Italia inizio a scrivere la newsletter “Altre storie”. Vado a Berlino e incontro un altro collega al quale confido di voler fare dei podcast dal taglio giornalistico e lui mi consiglia di raccontare storie che secondo lui sarebbero state più nelle mie corde. PROTAGONISTI Calabresi, la mia svolta come racconta storie

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