Plus Magazine 44

31 PLUS MAGAZINE | MARZO 2024 con Tullio Solenghi “La strana coppia” di Neil Simon per la regia di Gianni Fenzi e da solo il tributo a Frank Sinatra “Ciao Frankie” prodotto da Alessandro Lopez per la Stemal Srl con la regia di Giorgio Lopez che è stato rappresentato anche a Miami e tanti altri spettacoli di successo. Con l’amico di sempre ha firmato il tour “Massimo Lopez” e “Tullio Solenghi Show” del 2017 e 2018 e “Dove eravamo rimasti” del 2023. Sul piccolo schermo lo abbiamo visto sia in serie TV come “Un medico in famiglia” e “Compagni di scuola” sia ospite di numerosi programmi: da “Scherzi a parte” a “Buona domenica”, da “Ballando con le stelle” a “Che tempo che fa” dove dal 2021 è ospite fisso insieme con il collega. La sua lunga e camaleontica carriera gli ha fatto vincere il Ciack d’oro e il premio Leggio d’oro Alberto Sordi, ma non è finita qui. Nel 1980 Massimo Lopez fu il primo a dare la voce italiana a Robin Williams nella pellicola “Popeye - Braccio di Ferro” di Robert Altman e negli anni ha doppiato tantissimi attori tra i quali Andy García in “MammaMia! Ci risiamo”, Bruce Lee ne “L’ultima sfida” di Bruce Lee, Colin Firth in “ASingleMan” eWillemDafoe in “La spia - AMost Wanted Man”. Senza dimenticare Homer Simpson, il papà di una delle serie animate più famose del mondo. Plus Magazine lo ha intervistato in occasione di un corso di doppiaggio tenuto con MonicaWard allo Spazio Mov-Art di via Goito 13/A a Torino fondato da Alessio Schiavo. Quando ha scoperto la vis comica? Già nella pancia di mamma dove prima c’era mio fratello Giorgio, che è più grande e che anche lui ha ereditato l’umorismo e la voglia di fare spettacolo di nostra madre. Eravamo cinque maschi e per tenerci buoni lei cantava e creava degli spettacoli per noi. In effetti non si è sorpresa quando Giorgio ed io abbiamo deciso di fare gli attori e forse lo avrebbe fatto anche lei. Tra le sue imitazioni più note ci sono quelle dei Papi. Come è nata l’idea? Un tempo sembrava irriverente imitare un Papa o un Presidente della Repubblica o un Presidente del Consiglio. Mi ricordo che vidi Sandro Pertini al telegiornale e pensai che lo avrei impersonato, così presi l’elenco telefonico e contattai il Quirinale. Mi passarono Antonio Maccanico che mi ringraziò perché chiesi il permesso. Mi disse che potevo farlo, ma con buon gusto e che di questo non aveva dubbi. A quel punto pensai che l’autorizzazione, con le stesse regole, sarebbe valsa anche con il Pontefice. Sono stato il primo in Italia ad imitare il Santo Padre. Secondo lei oggi è cambiata la comicità? Un tempo ci si basava sui modelli precedenti, attori teatrali o televisivi di grande spessore. La TV era l’unico mezzo a disposizione per vedere uno spettacolo per cui era un punto di riferimento affascinante. Oggi non MASSIMO LOPEZ

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