6 MARZO 2025 | PLUS MAGAZINE zione. Una volta mi risposero che erano stanchi di sentirmene parlare, ma spiegai loro che negli anni ‘80 era capitato anche a me. Subito non ci volevano credere, ma per me è stato importante essere onesta con loro. Credo che sia fondamentale raccontare senza usare la rabbia o le lacrime, ma con lucidità per essere meglio capite non solo dalle donne, ma anche dagli uomini. Bisogna che i maschi ci aiutino e ci proteggano. L’universo maschile, quindi, deve essere al fianco delle donne? Assolutamente. Gli uomini devono essere consapevoli che molti loro simili non sono persone per bene perché non si può continuare a fare finta di nulla. Bisogna avere chiaro che chi è pericoloso e violento deve essere tenuto lontano. Non si può girare lo sguardo dall’altra parte quando un uomo commette una violenza su una donna. Bisogna invece allontanarlo dalle figlie, dalle fidanzate e dalle mogli. Da sempre è molto impegnata nel sociale. Cosa le ha insegnato questa esperienza? Innanzitutto, ho imparato ad abbattere i pregiudizi e poi ho capito che tutte le persone sono speciali. Sharon Stone ha un sogno nel cassetto? A livello professionale sono davvero molto soddisfatta. Nel privato, invece, desidero continuare a veder crescere i miei figli. Per una mamma questo è il regalo più grande. Gli anni servono per conoscerci meglio e per vivere in armonia con noi stesse e con il nostro corpo. Per me, a prescindere dall’aspetto, è importante riempire la vita di contenuti ed è esattamente quello che faccio con l’arte e con l’impegno sociale. Secondo lei il cinema ha una posizione neutra nei confronti delle donne oppure è maschilista? Un tempo la maggior parte delle sceneggiature erano scritte da uomini. Moltissimi film venivano girati da uomini che spesso si rivolgevano ad un pubblico composto da maschi. A sua volta la critica non giudicava se l’attrice aveva recitato bene, ma se aveva incarnato al meglio la fantasia maschile. Da qualche tempo la situazione è migliorata e l’universo femminile viene ritratto in maniera sempre più realistica sullo schermo. Un argomento per lei importante è quello delle molestie sessuali che molte donne subiscono sul posto di lavoro. A suo giudizio come si combatte? Secondo me noi donne dovremmo essere più sincere con noi stesse, ma anche con i nostri figli e con gli altri. Ho tre maschi e ricordo che, quando erano adolescenti, vicino alla fermata dell’autobus per la scuola del nostro quartiere di Los Angeles c’era un cartello che parlava del pericolo della violenza sessuale e di quanto questo fenomeno fosse frequente. Io dicevo spesso ai miei ragazzi di fermarsi e di leggerlo con attenCOPERTINA
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