Plus Magazine 15

I -17°C ai piedi del Monte Bianco in inverno e i +39°C sulla riviera adriatica in estate, ma anche prove urbane sull’inquinamento in metropoli come Milano e Torino hanno confermato gli alti standard qualitativi dovuti a materie prime e tec- nologie impiegate. “A Courmayeur la struttura ha dimostrato le sue capacità di resistenza al freddo, spendendo nelle 24 ore 75 centesimi per l’energia elettrica quando in media in quei luoghi si spen- dono almeno € 3,00” spiega Mirko Taglietti, coor- dinatore del progetto e amministratore delegato di Aktivhaus, società che ha ideato e costruito Biosphera. Interessante è sapere come sono state raccolte in- formazioni sullo stato emotivo ed il disagio ter- mico degli inquilini. “Il benessere psicofisico degli abitanti è stato valutato grazie a due dispositivi: una fascia cardiaca, che monitorando il battito del cuore ha permesso di stimare la quantità di inqui- nanti respirati, e infine un braccialetto elettronico, per valutare lo stato emotivo misurando l’elettricità che scorre a fior di pelle”. Racconta ancora Tagliet- ti: “Agli ospiti abbiamo anche chiesto di rispondere a questionari sia prima della permanenza nel mo- dulo, sia una volta rientrati nelle loro abitazioni”. Tutto è consultabile sul sito www.biosphera2.it dicembre 2016 | Plus Magazine | EVENTI 29 dove si possono anche leggere le testimonianze degli ospiti con post, foto e video pubblicati sul blog. Sono 14 ad oggi in tutto gli ospiti, selezionati da un panel eterogeneo tra i 20 e i 60 anni, composto non solo da esperti del settore edile ma anche da studenti, medici, architetti, impiegati, persone che hanno continuato la vita di sempre, uscendo per andare a lavoro oppure prendendosi un periodo di riposo. Rispettando gli standard abitativi euro- pei, all’interno vi abita o una persona sola oppure una coppia per periodi di almeno due giorni. Come in un reality, gli ospiti sono stati seguiti 24 ore al giorno con una videocamera. Un “grande fratello” utile e affatto invasivo. “Abbiamo deciso di inquadrare solo la zona giorno, escludendo anche l’audio per garantire la riservatezza, anche perché sentire le conversazioni avrebbe aumentato lo stress” precisa Taglietti. A Milano contro il rumore sono stati usati materiali fonoassorbenti, come la lana di roccia che forma una schermatura spessa oltre 20 centimetri, e serramenti di ultima generazione, dei monoblocchi montati su telai speciali impermeabili all’aria che rendono la casa a tenuta stagna. Come chiarisce Taglietti, la qualità dell’aria è stata invece garantita “da un sistema di ventila- zione meccanica a impatto zero che filtra l’aria esterna e ripulisce anche quella interna senza generare rumore”. A Riccione il modulo era posizionato sulla sabbia rivolto verso il mare. “Con quasi 39 gradi il test è stato più interessante. Abbiamo verificato che c’è efficien- za con un sistema di raffreddamento dieci volte meno potente dei tradizionali e per questo a minor impatto ambientale: si accendeva in automatico quando gli abitanti uscivano e si spegneva al loro rientro. Ne abbiamo tratto una grande lezione su come deumidificare l’ambiente”. EVENTI 028-031 Biosphera 37.indd 3 14/11/16 11.50

RkJQdWJsaXNoZXIy MjEzMjU0