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50 scandisce con fervore le tappe che hanno portato alla conquista dell’indipen- denza; il Museo della Prigione di Hao Lo, soprannominata anche “Hanoi Hil- ton” durante gli anni dell’occupazione americana, era il luogo di detenzione costruito alla fine del XIX secolo dai francesi ed espone tutt’oggi la ghigliot- tina usata per giustiziare i partigiani vietnamiti. Molto più rilassante è invece la passeggiata attorno al Lago Hoan Kiem, dove è possibile vedere persone di ogni età impegnate in esercizi di ginnastica (tra i quali il Tai Chi), giocare a scacchi sull’asfalto, realizzare servizi fotografici. Tutt’attorno si trovano i teatri per gli spettacoli delle marionette d’acqua, tipici del Vietnam, e le caffetterie in stile bistrot francese con i tavolini all’a- perto che raccontano di usanze straniere andate a impreziosire la quotidia- nità della parte più facoltosa della popolazione e degli stranieri che visitano o vivono in città. Volendo uscire dalla metropoli, tra le principali attrattive nei dintorni di Ha- noi vi è senz’altro la Baia di Halong che in lingua vietnamita significa “Dove il drago scende nel mare”. La bellezza di questo luogo è incontestabile, con oltre duemila tra isolette e scogli di calcare che si ergono dalle acque del Golfo del Tonchino; osservandole dai punti panoramici, ideali per la classica foto ricordo, pare proprio di vedere un drago in immersione, suggestione che ne accresce l’aura magica. La maggior parte dei visitatori dedica alla Baia solo due giorni (e una notte) a bordo delle tante golette a vela (e motore): vale la pena invece pernottare una notte in più e approfittare del maggior tempo a disposizione per esplo- Dall’alto: Nel lago Hoan Klem si trova il Tempio di Ngoc Son collegato alla terra ferma da un suggestivo ponte di matrice cinese. Servizio fotografico matrimoniale sulle sponde del lago Hoan Klem. “Cò vây” il gioco a metà tra la dama e gli scacchi molto praticato dai vietnamiti. Un elmetto militare mutuato a casco per andare in scooter. MAPPAMONDO