Plus Magazine 27

16 DICEMBRE 2019 | PLUS MAGAZINE PROTAGONISTI Incontrare Dario Argento è un po’ come ritornare, improvvisamente, agli spaventi ed ai colpi al cuore che hai avuto da adolescente nel guardare i suoi film. La conferma è stata la platea di centinaia di persone che lo ha letteralmente acclamato durante la scorsa XV edizione di Torino Spiritualità, che mai come quest’anno ha accolto ospiti illustri e di fama mondiale come il nostro “maestro del brivido” . Questo breve ma fantastico viaggio, che abbiamo condiviso con Dario Argento ed i suoi racconti, è partito da uno degli aspetti più significativi della sua creazione: la Notte. E’ “lei” , con la sua ambivalenza fra sogno ed incubo, riposo ma anche spegnimento momentaneo della vita, ritorno a momenti belli o dolorosi, l’unica ad essere meravigliosamente “democratica”. Lo è perché è un’esperienza comune ed è un tempo dove tutto può accadere. E’ sicuramente vero, ma per me la notte non rappresenta solo la paura. Facendo film, ho capito che ho avuto sempre, sin da bambino, il dono di riuscire a parlare con la mia metà oscura. Ognuno di noi ce l’ha, ma molti non lo sanno o se ne sono coscienti, non voglio- no entrarci in contatto. Questo dialogo costante non mi spaventava allora, così come non lo fa adesso, e mi ha regalato il grande dono di riuscire a scrivere delle storie e fare cinema. La Notte per me è un momento molto in- teressante per questo motivo. Molti dei miei film sono stati creati di notte. E quando scri- vo lo faccio da solo, in casa o in albergo, senza televisione e senza telefono. Aspetto. Guardo dalla finestra e spero che qualche cosa arrivi all’improvviso e sia di ispirazione. La notte mi conduce ad eventi straordinari che il giorno, caotico e pieno di rumori, non può consegnarmi. E per questa ragione, da tanti anni, ho anche una paura di Benedetta Breveglieri

RkJQdWJsaXNoZXIy MjEzMjU0