Plus Magazine 41

23 PLUS MAGAZINE | GIUGNO 2023 La bassa natalità non sembra causata quindi solo da un minore desiderio di filiazione da parte dei giovani italiani rispetto ai loro coetanei di altri paesi. È piuttosto dovuta alla troppo diffusa incertezza rispetto al lavoro, a redditi da lavoro spesso troppo bassi e senza ragionevoli garanzie di continuità, alle difficoltà ad accedere all’abitazione in un mercato della casa stretto tra l’ipertrofia della proprietà e affitti spesso costosissimi. In effetti comprare una casa per i giovani è sempre più difficile. Una recente inchiesta dell’Espresso ha svelato però che la vita è dura anche per i giovani in cerca di case in affitto: prezzi e appartamenti accessibili sono sempre più un miraggio. I giovani per vivere in affitto devono spesso pagare un canone che non è commisurato al loro reddito. L’offerta è ormai sfociata nella speculazione e si arriva (tra l’altro sempre più spesso) a casi limite, con un incremento del 3,5% dei canoni solo nell’ultimo anno. A questo si aggiunga che, rispetto ai loro coetanei europei, i giovani italiani (tra i 15 e i 29 anni) sono tra quelli con il più alto rischio di povertà, minore tasso di occupazione, minore reddito, maggiore percentuale di soggetti che non studiano né lavorano (Neet), di cui un milione e settecentomila sono donne. A questo si aggiunga che, com’era prevedibile, la pandemia e poi la guerra hanno provocato un aumento della depressione, dell’ansia e del disagio mentale nei nostri giovani, in particolare tra i giovanissimi: sono i tratti distintivi di quella che alcuni esperti hanno ribattezzato la “generazione Covid”. Tornano così alla mente le parole che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella pronunciò pochi mesi fa nel suo discorso di fine anno: “Facciamo sì che il futuro delle giovani generazioni non sia soltanto quel che resta del presente ma sia il frutto di un esercizio di coscienza da parte nostra”. DEMOGRAFIA

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