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18 PROTAGONISTI Tanto si è scritto sulla Pattuglia Acrobatica Nazionale, libri, articoli su giornali nazionali e internazionali, riviste specificamente dedicate alla PAN, ora abbiamo davanti a noi il Tenente Colonnello Jan Slangen, ventunesimo Comandante della PAN, nato e vissuto a Roma da padre olandese e madre italiana, subentrato al Tenente Colonnello Marco Lant, friulano d.o.c.. A furor di popolo le fans sono interessate alla sua età e alla sua condizione attuale nello stato civile… Classe 1975... così schematicamente tra militari è d’uso indicare la nostra età! Felicemente sposato e papà di un bimbo e una bimba. Quando ha percepito la sensazione che avrebbe comandato le Frec- ce Tricolori? Ci parli del suo percorso in Aeronautica. Il mio percorso per arrivare a ricoprire questo prestigioso incarico ha avuto inizio con il concorso per diventare pilota dell’Aeronautica Milita- re. Sono entrato in Accademia Aeronautica nel 1994. Dopo il Corso Ro- stro III e successivamente, dopo aver conseguito il brevetto di pilotaggio, sono stato assegnato al 32° Stormo di Amendola. Nel 2004 ho partecipa- to alla selezione per entrare a far parte delle Frecce Tricolori, ricoprendo diverse posizioni all’interno della formazione fino a divenirne, nel 2010 Capoformazione e nel 2012 Comandante. La prima Pattuglia Acrobatica in che periodo è stata costituita, di quali aviogetti disponeva e in che numero? Il 313° Gruppo Addestramento Acrobatico dell’Aeronautica Militare na- sce all’aeroporto di Rivolto il 1° marzo 1961, con il compito di rappre- sentare i valori, la professionalità e la capacità dei piloti e degli specialisti dell’intera Forza Armata. Precedentemente l’Italia veniva rappresentata nelle varie manifestazioni nazionali ed internazionali da Pattuglie che si formavano annualmente presso i vari reparti da caccia. Le Frecce Tricolori volavano inizialmen- te su velivoli F-86 “Sabre”, successivamente si scelsero aeroplani italiani G-91, fino ad arrivare agli MB-339A PAN attualmente in uso. Il numero di aeroplani è variato nel corso degli anni, attualmente la formazione è composta da dieci elementi. Parliamo dei suoi uomini, come avviene la selezione dei piloti, quali caratteristiche devono avere? Ogni anno entrano in Pattuglia 1 o 2 piloti e altrettanti lasciano la for- mazione per fare rientro ai reparti caccia, dove portano le esperienze LE NOSTRE I N T E R V I S T A d i V I N C E N Z O S C A R I N G E L L A FRECCE U n aeroporto, una città, un giorno, un’esibizione della Pattuglia Acrobati- ca Nazionale, ero lì, la folla inizia una pacifica invasione degli spazi assegna- ti, donne, uomini, intere famiglie, Club Frecce Tricolori con sventolio di bandiere. Ad un tratto un grido: “Arrivano! Arrivano!”. Tutti con lo sguardo rivolto al cielo, fotocamere pronte per immortalare l’evento, binocoli in po- sizione. Sento un’esclamazione di stupore uscire come in un coro da tutti i presenti e in particolare dai bimbi. Il pubblico ammira incantato le Frecce in forma- zione nel cielo. È iniziata l’avventura che resterà impressa nella mente di adulti e bambini, e nella mia. Venticinque minuti di adrenalina pura, tan- to dura l’esibizione della PAN. Vicino a me sento la voce di una bambina stu- penda: “Papà! Papà! I pony!”, forse non siete al corrente ma i dieci aviogetti MB-339A facenti parte della PAN del 313° Gruppo Addestramento Acrobatico Nazionale Frecce Tricolori, sono co- struiti dall’Alenia-Aermacchi di Venegono (Va) e vengono chiamati “Pony”. Tenente Colonnello Jan Slangen

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