Plus Magazine 41

13 PLUS MAGAZINE | GIUGNO 2023 L’IAnon si limita più a estrarre schemi significativi dai dati con cui alimentiamo le reti neurali artificiali, ma è in grado di generare contenuti e processi nuovi assemblando e remixando sintassi linguistiche, stili grafici, stringhe di codice, ecc. L’immagine fake di Trump inseguito dalla polizia, la scrittura artificiale di articoli giornalistici, la produzione automatica di un sito a partire dalla sua immagine. E tutti i vari incroci possibili tra questi: partire da un testo per creare un video, usare un’immagine per ispirare un racconto o una composizione musicale e così via. E poi tutto questo in modalità sempre più automatizzata e con un grado crescente di autonomia. Sempre più, anzi, vedremo agenti e assistenti artificiali che si muoveranno in autonomia per cercare le risorse e gli strumenti necessari al completamento di task qualora non li abbiamo già in dotazione connettendosi ad altre fonti e piattaforme. Capire come introdurre al meglio dentro i processi lavorativi di vario tipo questi nuovi strumenti (e più in generale dentro la società) sarà la vera sfida del futuro. In tutti i campi, non solo nell’intrattenimento. Etica e Intelligenza Artificiale: a che punto siamo con i famosi dilemmi etici, ad esempio, dell’auto a guida autonoma che deve decidere chi salvare in caso di incidente? Dai tempi di “Moral Machin”, l’applicazione del MIT Media Lab che metteva in gioco e in test le questioni etiche connesse alla guida autoFermate l’IA: nel giro di pochi giorni ad inizio aprile l’inarrestabile progresso di Chat GPT trova prima una serie di firmatari, tra cui Elon Musk, per una “moratoria” della sperimentazione di massa e poi la mossa del Garante Privacy italiano che chiede maggiori garanzie. È paura o saggezza? Stiamo andando troppo veloce? Elon Musk ha appena fondato una nuova società centrata sull’IA (XAI). Nei fatti non si sta fermando, direi. Il Garante e OpenAI, dopo il provvedimento e la chiusura, si sono incontrati e stanno lavorando perché il servizio possa riprendere a funzionare regolarmente in Italia. Vedremo l’esito di questi aggiustamenti e se saranno sufficienti. Immagino si ripartirà con qualche garanzia maggiore e anche sotto la vigilanza allineata dei Garanti europei. La lettera di fermo temporaneo, peraltro debole nei suoi assunti e nelle sue intenzioni, mi sembra non aver avuto l’esito cercato. Ha tuttavia avuto il merito indubbiamente di sollevare ulteriormente la questione e il dibattito internazionale. Ci sono paure ataviche, paure motivate e paure alimentate, ma la paura (o hype per converso) non è certo il migliore compagno per guidarci dentro l’innovazione. Piuttosto dobbiamo studiare e comprendere al meglio le trasformazioni (anche geostrategiche) in atto, valutare il valore che immaginiamo di creare e nel caso scoprissimo che c’è, prepararci a orientare la direzione di sviluppo mitigando, come sempre abbiamo fatto, vulnerabilità e criticità emergenti. La velocità è certo un fattore che aumenta la complessità, ma è anche vero che siamo in ritardo su educazione e lavoro. È da un decennio oramai che le macchine sono divenute ultra performanti. Le varie espressioni dell’Intelligenza Artificiale, dal testo alle immagini e ai video, hanno raggiunto ormai livelli di accuratezza impressionanti. Ne hai parlato moltissimo in testi ed articoli recentemente. Ci fai alcuni esempi? Ci sono tre aree ad oggi in cui si esplica la potenza dell’IA generativa (GenAI). Sono i testi, le immagini, i programmi. Vale a dire la sua capacità di creare immagini di fantasia o ultrarealistiche, quella di articolare discorsi e testi scritti e quella di scrivere codici software. CHAT GPT E LE INTELLIGENZE ARTIFICIALI Tech Research Affiliate & Fellow al MIT di Boston COSIMO ACCOTO

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